Innovazione, dalle imprese progetti per oltre 3,5 miliardi. Sergio Anania: “riparte l’edilizia industriale”

Attivabili investimenti in ricerca e sviluppo sul territorio nazionale. Previste ulteriori risorse per rispondere a maggior numero di domande

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ROMA – Con un ammontare complessivo di investimenti attivabili in ricerca e sviluppo industriale pari ad oltre 3,5 miliardi di euro, le imprese hanno presentato al Ministero dello sviluppo economico 340 domande per richiedere circa 1,5 miliardi di agevolazioni previste dagli Accordi per l’innovazione.

Il grande interesse manifestato verso la misura ha determinato, a causa del raggiungimento massimo delle agevolazioni concedibili, la chiusura dello sportello online per gran parte delle regioni tranne che per i territori del Friuli-Venezia GiuliaPuglia e della Provincia autonoma di Trento in cui sarà ancora possibile presentare la richiesta, secondo le modalità indicate dal Ministero lo scorso 11 maggio.

A sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo industriale il Ministero ha messo a disposizione una prima dotazione finanziaria di 500 milioni di euro, prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR, che verrà integrata con ulteriori risorse in modo da consentire il finanziamento del maggior numero di progetti presenti in graduatoria.

In particolare, circa il 57 % delle domande di agevolazione presentate riguarda progetti d’investimento da realizzare nei territori delle regioni del centro-nord, mentre una quota del 25% è a valere sui progetti multiregionali attivabili sia nelle regioni del centro-nord che in quelle del mezzogiorno. Infine, il 18% delle domande prevede investimenti soltanto nelle regioni del mezzogiorno.

L’apertura del secondo sportello relativo agli Accordi per l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro, è in programma nel prossimo autunno.

“Riparte l’edilizia industriale – spiega l’ing. Sergio Anania owner di Anania Costruzioni Generali – il PNNR nel contesto dello sviluppo industriale apporterà importanti benefici e sin da subito si notano gli effetti di una ripresa importante. L’innovazione costituisce una scommessa alla quale anche le imprese devono compartecipare in termini di formazione e di scelte, di conoscenza oltre che delle nuove normative anche della costante evoluzione produttiva dei materiali per l’edilizia”.

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