Roma – In base all’Accordo Quadro stilato fra Ministero dell’Economia (MEF), l’Agenzia per l’Energia (Enea), e l’Autoritá Nazionale Anticorruzione (Anac) é stato predisposto il contratto di prestazione energetica (EPC). A fronte del pagamento del servizio di prestazione energetica, nonché dell’eventuale fornitura di una o diverse tipologie energetiche, il contratto permette di effettuare adeguamenti/sostituzione degli impianti che consentano di conseguire nel tempo una migliore prestazione energetica e dunque un successivo risparmio. Detto risparmio, nel tempo della durata contrattuale, sarà utilizzato dal fornitore per remunerare gli investimenti effettuati e i costi operativi.
L’Anac, attraverso bandi-tipo, capitolati-tipo, contratti-tipo e altri atti amministrativi generali, garantisce la promozione dell’efficienza, della qualità delle stazioni appaltanti, cui fornisce supporto anche facilitando lo scambio di informazioni e la omogeneità dei procedimenti amministrativi e favorisce lo sviluppo delle migliori pratiche.
Il nuovo Codice dedica una disposizione specifica, l’articolo 200, ai contratti di rendimento energetico o di prestazione energetica, prevedendo che in tali contratti, i ricavi di gestione dell’operatore economico sono determinati e pagati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica o di altri criteri di prestazione energetica stabiliti contrattualmente, purché quantificabili in relazione ai consumi. La misura di miglioramento dell’efficienza energetica, calcolata secondo le norme in materia di attestazione della prestazione energetica degli immobili e delle altre infrastrutture energivore, è resa disponibile all’ente concedente a cura dell’operatore economico e deve essere verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, anche avvalendosi di apposite piattaforme informatiche adibite per la raccolta, l’organizzazione, la gestione, l’elaborazione, la valutazione e il monitoraggio dei consumi energetici.
Ai lavori hanno preso parte oltre ad ANAC, RGS ed ENEA, firmatari del predetto accordo, anche gli altri partecipanti al tavolo inter-istituzionale per il PPP al quale partecipano anche l’Agenzia per la coesione territoriale, il DIPE, l’ISTAT, la Corte dei Conti, la Fondazione IFEL, l’Università Bocconi.
I contributi possono essere inviati entro l’11 settembre 20023.