Roma – Nel II trimestre 2023 sono 235.725 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -4,1% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -16,0%.
Nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni percentuali negative in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest -5,9%. Nord-est -5,1%, Sud -4,1%, Centro -2,4%), fatta eccezione per le Isole che rimangono sostanzialmente stabili (+0,1%). Il settore economico è in diminuzione su tutto il territorio nazionale: nel Nord-ovest -5,4%, nelle Isole -3,2%, al Centro -3,0%, nel Sud -0,6% e nel Nord-est -0,4%.
Il 94,0% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (221.514), il 5,7% quelli a uso economico (13.373) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (838).
Rispetto al II trimestre 2022 le transazioni immobiliari diminuiscono del 16,7% nel comparto abitativo e dell’1,5% nell’economico.
A livello territoriale il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutto il Paese: Nord-ovest -21,6%, Centro -17,8%, Sud -14,8%, Nord-est -13,8% e Isole -5,5%. Il settore economico diminuisce nel Nord-ovest (-6,5%), nel Centro (-6,4%) e nelle Isole (-4,2%), mentre aumenta nel Nord-est (+6,2%) e al Sud (+4,9%). Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi sia nei piccoli centri (rispettivamente -20,9% e -13,5%); in quello economico, diminuiscono nei grandi centri (-6,6%) e aumentano nei piccoli (+2,1%).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 78.512. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è di -7,3% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato non destagionalizzato è di -35,3%. Il calo interessa tutto il territorio su base sia congiunturale (Sud -9,5%, Nord-ovest -8,4%, Nord-est -7,6%, Isole -6,3% e Centro -3,9%) sia annua (Nord-ovest -40,6%, Centro -36,2%, Sud -32,5%, Nord-est -30,4%, Isole -27,6%, città metropolitane -39,5% e piccoli centri -31,7%).
Nel I semestre 2023 – spiega l’Istat – il mercato immobiliare, con 446.416 convenzioni notarili di compravendita, registra un andamento in ribasso rispetto allo stesso periodo del 2022 (-13,7%). La flessione interessa il settore abitativo (-14,4%), con variazioni negative superiori alla media nazionale nel Nord-ovest (-19,3%) e al Centro (-17,0%); più lieve il calo nel Nord-est -11,1%, Sud -10,2% e Isole -5,2%. Il settore economico è stabile a livello nazionale mentre registra un andamento differenziato per area geografica: segna una crescita al Sud (+5,2%) e nel Nord-est (+4,6%) e una contrazione al Centro (-4,2%), nel Nord-ovest (-3,1%) e nelle Isole (-1,8%).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (152.094 nel I semestre 2023) sono in forte calo (-33,3%). La diminuzione interessa soprattutto il Nord-ovest (-38,7%) e il Centro (-35,1%); più contenuta nel Sud -29,2%, Nord-est -28,1% e Isole -26,6%.